La formattazione del testo | L’importazione di un documento in word | Il modulo compilabile
La formattazione del testo
La buona prassi di chi scrive:
- Non marcare eccessivamente il testo;
- Evitare il continuo copia/incolla;
- Se si copia e si incolla selezionare parti del testo complete in modo da riportare anche le tag di apertura alla tag di chiusura;
- Evitare la nidificazione delle tabelle, ovvero incollare o creare tabelle in tabelle già esisteni.
- Non copiare e incollare testi esterni completi ma importarli con il comando specifico.
- Se più persone lavorano allo stesso progetto coordinarsi nel linguaggio di marcatura o – meglio – preparare dei moduli compilabili preformattati.
L’importazione di un documento in word
Documenti da importare (documenti word in cartella)
Il modulo compilabile
Appunti
Scrivere su i programmi di scrittura richiede una “ortografia” ulteriore a quella della propria lingua che riguarda il “linguaggio macchina”. Un testo ben formattato permette di vedere una pagina gradevole per forma, composizione, inquadramento in tabelle ecc. Nel lavoro quotidiano ci si trova a dover trattare molti file e a forza di elaborarli perdono la forma compromettendo il prodotto finale e la serenità personale.
La formattazione del testo.
Quando si osserva un testo su qualsiasi computer noi vediamo l’interpretazione elettronica di un “linguaggio di marcatura” ovvero delle “etichette” (o Tag) che i vari editor di scrittura assegnano a ogni parte del testo.
Il testo sopracitato il computer lo vede così:
Le etichette – o Tag – che identificano ogni porzione del testo si identificano con i segni e tra queste si specificano le caratteristiche.
In questo caso
< h2 > identifica un testo di titolo (h=header) che è di livello 2 ovvero un titolo secondario. A ogni Tag di apertura corrisponde una Tag di chiusura che è scritta allo stesso modo ma ha in più uno slash (/) iniziale, < /h2 >
Questo linguaggio di marcatura funziona come le parentesi in una equazione ad una tag di apertura deve corrispondere una tag di chiusura anche con una certa eleganza.
Questo strumento diventa utile per manovrare con facilità i diversi fogli di stile che governano la grafica del documento.
Le tag principali sono:
-
< Header > il titolo assoluto di un testo, come un titolo di un libro; -
< h1 >, < h2 >, < h3 >, ecc. sono i titoli primari e secondari del libro; - < p > paragrafo;
- < em > o < i > che trasforma il testo di un paragrafo in corsivo;
- < strong > o < b > che trasforma il testo di un paragrafo in grassetto;
- < ul > lista puntata, < ol> lista numerata e < li > per ogni elemento di una lista.
- < table > tabella e al suo interno si specifica ogni riga con < tr > e in ogni riga si specifica la colonna < td >
ecco un esempio di un testo scritto correttamente:
< h1 >La divina commedia< /h1 >
< h2 > Analisi del testo< /h2 >
< p > La < strong >commedia< /strong > inizia con < em >Dante< /em > che incontra: < /p >
< ol >
< li > il leone, la lupa e la lonza; < /li >
< li > Virgilio; < /li >
< li > gli ignavi. < /li >
< /ol >
< p > Dante entra all’inferno. < /p>
Che appare così:
Quindi nel momento in cui si inizia a elaborare il testo, copiando, incollando si rischia di compromettere la formattazione e dove ricominciare da capo.
Ecco un esempio di testo non corretto.
< h1 >La divina commedia< /h1 >
< h2 > Analisi del testo
< p > La < strong >commedia< /strong > inizia con < em >Dante< /em > che incontra: < /p >
< /h2 >
< ol >
< li > il leone, la lupa e la lonza; < /li >
< li > Virgilio;
< li > gli ignavi. < /li >
< /li >
< p > Dante entra all’inferno. < /p>
< /ol >
che il computer interpreta così:
Quindi è buona prassi:
- Non marcare eccessivamente il testo;
- Evitare il continuo copia/incolla;
- Se si copia e si incolla selezionare parti del testo complete in modo da riportare anche le tag di apertura alla tag di chiusura;
- Evitare la nidificazione delle tabelle, ovvero incollare o creare tabelle in tabelle già esisteni.
- Non copiare e incollare testi esterni completi ma importarli con il comando specifico.
- Se più persone lavorano allo stesso progetto coordinarsi nel linguaggio di marcatura o – meglio – preparare dei moduli compilabili preformattati.
I vantaggi di seguire una buona marcatura del testo si raccoglieranno nel momento in cui dovremo cambiare l’aspetto grafico perché per ogni etichetta l’editor di testo assegna delle caratteristiche che ne modificano font, colore, dimensione, spaziatura in modo tutte queste informazioni fanno capo a dei fogli di stile, ovvero dei pacchetti che raccolgono le caratteristiche di ogni Tag del testo e permettono di cambiare stile con un semplice click. Tutti gli < h1> avranno lo stesso stile, gli < h2 > cambiano insieme, i < p > diventano uniformi senza di volta in volta doverseli andare a cercare e modificare.
L’importazione di un documento in word.
Una delle cause principali di terremoto nelle formattazioni è l’introduzione di parti di un documento esterno al file che si sta lavorando. Nel passaggio di informazioni un documento potrebbe creare dei dissesti nella formulazione del linguaggio di marcatura perciò succedono spesso molti imprevisti che richiedono tempo ed energie per rimuoverli. Word permete di importare documenti esterni, in un punto selezionato con il comando nel panello inserisci → oggetto → testo da file…
Con questa pratica word perfeziona il copia/incolla e evita che ci siano errori formali nella scrittura del codice.
Il modulo compilabile
Quando si coordina un lavoro in team o più semplicemente quando si fa un lavoro in cui si devono raccogliere più documenti in uno, è utile impostare l’impaginazione dei files che poi dovranno essere unificati con una unica formattazione, realizzando un modello che può essere condiviso e compilato ma non modificato nella struttura.
In generale si realizza un modulo compilabile che può diventare un formulario, un compito in classe, una dichiarazione formale ecc.
Per sfruttare questa potenzialità di word si deve attivare agendo sulle impostazioni del programma. Quindi è necessario aprire Worde e cliccare su File → Opzioni, per aprire il pannello opzioni di word.
Quindi cliccare su Personalizza barra multifunzione e spuntare la voce sviluppo.
Con questa procedura Word è predisposto per creare dei modelli compilabili. Si può iniziare da un documento word già compilato già formattato.
Una volta deciso come sarà il formulario andiamo nel pannello Sviluppo e attiviamo la modalità di progettazione per inserire i vari campi modificabili che word mette a disposizione.
Ogni volta inserito il campo si possono modificare le proprietà assegnando le caratteristiche per di titolo e tag. In generale per ognuno le interfacce sono facilmente modificabili.
Fa eccezione il bottone di scelta singola che ha un interfaccia un po’ più complicata dove vanno inseriti obbligatoriamente i campi di Caption, Namee di GroupName.
- Caption e Name identificano il nome univoco che apparirà effettivamente sul bottone.
- GroupName è il nome del gruppo di opzioni a cui il pulsante fa capo. Non importa quale nome sia l’importante è dare lo stesso nome (stessi caratteri anche nelle maiuscole e minuscole).
Conclusa la costruzione del modulo, applicata l’eventuale formattazione, bisogna salvare il modulo realizzato come modello di word (.dotm).
Per rendere il file fruibile, ovvero bloccato nelle parti non compilabili bisogna proteggerlo
Proteggere un modulo significa impedirne la modifica, le persone possono compilare un modulo protetto, ma non possono cambiare i controlli o le relative proprietà.
- Aprire il modello (.dotm) appena creato.
- Selezionare tutto il testo con la combinazione di pulsanti CTRL+A.
- Nel gruppo Controlli della scheda Sviluppo fare clic su Raggruppa e quindi, se richiesto, cliccare di nuovo su Raggruppa.
- Con il testo sempre selezionato cliccare su Limita modifica.
- Nel pannello che si aprirà spuntare Consenti solo questo tipo di modifiche nel documento e selezionare la voce Compilazione moduli
- Terminate le modifiche salvare in un documento word (.docx) diverso dal modello creato (.dotm).